L’installazione di un impianto fotovoltaico da 6 kW può rappresentare una scelta molto vantaggiosa per chi desidera ridurre la propria spesa energetica.
Fattori che influenzano il risparmio
Il risparmio che un impianto fotovoltaico da 6 kW può garantire dipende da vari fattori:
- Consumo energetico della famiglia: se la famiglia consuma una buona parte dell’energia durante il giorno, quando l’impianto produce, il risparmio sarà maggiore. In generale, più autoconsumo si riesce a realizzare, maggiore sarà la riduzione della bolletta.
- Autoconsumo e scambio sul posto: in media, un impianto fotovoltaico da 6 kW consente un’autoproduzione che può coprire fino al 70-80% del fabbisogno energetico di una famiglia. L'energia in eccesso non utilizzata può essere immessa in rete attraverso il meccanismo di Scambio sul Posto, ottenendo così una compensazione economica.
- Incentivi e detrazioni fiscali: in Italia, è possibile beneficiare di incentivi statali, come il Superbonus 110% o la detrazione fiscale del 50%, che riducono significativamente il costo di installazione e migliorano il ritorno sull’investimento.
- Efficienza dell'impianto: le prestazioni dell’impianto dipendono dall’esposizione solare e dall’efficienza dei pannelli fotovoltaici. Un impianto ben dimensionato e installato in una zona con buona irradiazione solare produrrà più energia e aumenterà il risparmio complessivo.
Quanto si può risparmiare?
In termini pratici, un impianto fotovoltaico da 6 kW può produrre tra i 7.500 e i 9.000 kWh all’anno, a seconda della localizzazione geografica e delle condizioni climatiche. In una famiglia con un consumo medio annuo di circa 4.000-5.000 kWh, l’autoproduzione di energia da un impianto fotovoltaico di queste dimensioni può coprire gran parte del fabbisogno energetico, con un conseguente risparmio sulla bolletta che può variare dal 50% al 70%.
Ad esempio, se il costo medio dell'energia elettrica in Italia è di circa 0,25 €/kWh, un impianto da 6 kW può generare un risparmio annuale che oscilla tra i 1.875€ e i 2.250€, considerando il costo dell’energia elettrica evitata grazie all'autoconsumo.
L’importanza dell’autoconsumo
Uno degli aspetti più rilevanti per massimizzare il risparmio è l’autoconsumo, ovvero la capacità di utilizzare l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico durante le ore di sole. Più l’autoconsumo è elevato, meno sarà necessario prelevare energia dalla rete elettrica. Per questo motivo, potrebbe essere utile installare un sistema di accumulo energetico (batteria) per immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno e utilizzarla la sera o di notte.
Il ruolo dello Scambio sul Posto
Nel caso in cui l’energia prodotta in eccesso non venga immediatamente consumata, è possibile usufruire del meccanismo dello Scambio sul Posto. Grazie a questo sistema, l’energia immessa in rete viene contabilizzata e compensata, permettendo di ottenere un credito che ridurrà ulteriormente il costo della bolletta elettrica. Anche se questo compenso è generalmente inferiore al costo dell'energia prelevata, rappresenta comunque un vantaggio economico.
Tempi di ritorno sull’investimento
Grazie agli incentivi fiscali e ai risparmi generati, i tempi di rientro dall’investimento per un impianto fotovoltaico da 6 kW possono variare tra i 5 e i 7 anni. La durata complessiva di un impianto è di circa 25-30 anni, il che significa che una volta ammortizzati i costi iniziali, i risparmi sulla bolletta continueranno a lungo.
Un impianto fotovoltaico da 6 kW rappresenta un’ottima soluzione per ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Grazie all’autoconsumo, agli incentivi statali e allo scambio sul posto, è possibile risparmiare fino al 70% sulla bolletta elettrica. Tuttavia, è fondamentale considerare le proprie abitudini di consumo e valutare attentamente l'opzione di integrare un sistema di accumulo per massimizzare i benefici.