Quando si decide di installare un impianto fotovoltaico a casa, una delle domande più comuni riguarda la quantità di kW che si possono installare. Questo valore dipende da diversi fattori tecnici, normativi e, ovviamente, dalle esigenze energetiche dell’abitazione. Vediamo insieme cosa influisce su questa decisione e quali sono i limiti e le possibilità che ogni proprietario di casa deve considerare.
Valutazione del fabbisogno energetico
Il primo passo per capire quanti kW installare è valutare il fabbisogno energetico dell’abitazione. In media, una famiglia italiana consuma tra i 2.500 e i 4.000 kWh all’anno. Questo consumo può variare in base al numero di persone che vivono in casa, agli elettrodomestici utilizzati e alle abitudini quotidiane. Per coprire questo fabbisogno, un impianto fotovoltaico con una potenza compresa tra 3 e 6 kW è generalmente sufficiente.
Superficie disponibile
Un altro fattore determinante per stabilire quanti kW si possono installare è la superficie disponibile sul tetto o in altre aree dove posizionare i pannelli. Ogni kW di potenza richiede una superficie di circa 6-8 metri quadrati. Pertanto, per un impianto da 6 kW, sarebbe necessario disporre di almeno 36-48 metri quadrati di spazio utile.
Potenza del contatore
La potenza del contatore installato nella propria abitazione influisce direttamente sul numero di kW che si possono installare. Generalmente, un contatore domestico standard ha una potenza di 3 kW, ma può essere potenziato fino a 6 kW o più, a seconda delle esigenze. Se si desidera installare un impianto che superi i 6 kW, potrebbe essere necessario richiedere un contatore con una potenza maggiore. In ogni caso, l'installazione di un impianto fotovoltaico deve essere fatta rispettando la normativa locale.
Normativa e limiti tecnici
In Italia, per impianti residenziali, è possibile installare impianti fino a 20 kW senza dover richiedere permessi speciali, a patto che l'energia prodotta sia per autoconsumo e che venga rispettato il limite di potenza massima supportato dal contatore. In caso di installazioni superiori, potrebbe essere necessaria una pratica di autorizzazione più complessa e costosa.
Inoltre, l'incentivo Scambio sul Posto permette di vendere l'energia in eccesso prodotta e non consumata alla rete elettrica, compensando quella che si preleva durante le ore in cui i pannelli non producono.
Autoconsumo e accumulo
Per ottimizzare il proprio investimento, è importante considerare anche il livello di autoconsumo che si riesce a raggiungere. Più l’energia prodotta viene consumata direttamente, maggiore sarà il risparmio. Installare un sistema di accumulo può aiutare a conservare l’energia prodotta in eccesso durante il giorno e utilizzarla quando i pannelli non producono, come di notte o nei giorni nuvolosi.
Incentivi e detrazioni fiscali
Gli incentivi governativi come il Superbonus 110% o il Bonus ristrutturazioni 50% possono rendere molto più conveniente l’installazione di un impianto fotovoltaico, incentivando soluzioni che prevedano sia la produzione di energia solare che l’accumulo. Questi incentivi hanno limiti massimi di spesa che possono influenzare la dimensione dell’impianto installabile.
In sintesi, la quantità di kW che si possono installare in casa dipende principalmente dal fabbisogno energetico, dalla superficie disponibile e dalla potenza del contatore. Un impianto da 3 kW è adatto per una piccola abitazione, mentre uno da 6 kW è ideale per una famiglia media. Chi desidera maggiore autonomia energetica o prevede consumi più elevati, potrebbe optare per impianti superiori, compatibilmente con le limitazioni tecniche e normative.