L’invenzione della lampadina, certamente legata al nome di Thomas Alva Edison, annovera molti altri nomi meno noti tra i suoi inventori. Primo tra tutti c’è quello di Wilson Swan che, nel 1878, mostrò al mondo la prima lampada ad incandescenza.
Per la sua lampada, Swan aveva utilizzato uno spesso filamento in carbonio all’interno di un bulbo di vetro che, sfortunatamente, aveva il difetto di annerirsi troppo velocemente. È anche per questo che la lampadina presentata da Thomas Edison, più o meno nello stesso periodo, con un filamento di carbonio più sottile e con le sue più di tredici ore di durata è stata considerata come la prima lampadina ad alta resistenza capace di funzionare a lungo.
La paternità dell’idea era stata messa in dubbio, dando origine a una diatriba che sfociò impensabilmente nella fondazione della società di produzione e vendita lampadine più rinomata dell’epoca: The Edison and Swan Electric Light Company.
Dall’invenzione della lampadina inizia una via di miglioramenti
La prima fonte di luce elettrica era giunta, ma presentava ancora dei difetti: le lampadine dovevano essere cambiate di frequente, erano fortemente energivore e, nonostante i miglioramenti apportati da Edison, tendevano comunque ad annerirsi ricoprendosi di fuliggine dall’interno e a surriscaldarsi troppo.
La svolta è arrivata con un ingegnere e inventore impegnato nella ricerca scientifica tra i dipartimenti della nota compagnia General Electric: William David Coolidge. Egli decise, in seguito a una lunga serie di esperimenti, di sostituire il filamento di carbonio con un filamento di tungsteno immerso in un gas inerte a impedirgli di bruciare con troppa velocità: era la nascita della lampadina alogena.
La lampadina a led soppianta la lampadina alogena più di un secolo dopo
Negli anni ’60 del 1900 le prime lampadine a led sono state messe in commercio. Venivano da un cinquantennio di ricerche sul carburo di silicio, arseniuro giallo e altri semiconduttori. Si trattava di un nuovo modo di ottenere l’illuminazione, con più efficienza e più affidabilità. Dal 2009 le lampadine alogene sono state gradualmente messe al bando da normativa europea, che ha tentato di incentivare un consumo energetico minore, massimizzando l’efficienza con soluzioni più performanti, prime tra tutte: le luci a led.
Una lampadina a led non solo ha una durata maggiore e una facilità più elevata nell’essere sostituita, ma è anche totalmente priva di componenti IR o UV (ossia luci che esulano dallo spettro visibile), si può accendere a freddo ottenendo la massima prestazione, lavora a bassissima tensione e quindi più in sicurezza e, infine, genera pochissimo calore.
E tu che lampadine usi per illuminare gli ambienti domestici? Stai sfruttando il massimo delle tue possibilità energetiche?
