Vi sarà capitato, acquistando dei prodotti connessi all’energia, di trovare un’etichetta che informa sulle caratteristiche e sui consumi energetici. Le etichette energetiche sono un sistema standardizzato utilizzato per fornire informazioni sull'efficienza energetica dei prodotti. Queste etichette possono aiutare i consumatori a scegliere prodotti più efficienti dal punto di vista energetico, riducendo così il consumo di energia e le spese sulla bolletta.
A cosa servono?
Le etichette energetiche forniscono informazioni tecniche per classificare gli elettrodomestici, in base alle loro prestazioni in termine di consumo, efficienza, inquinamento acustico e altri parametri. Sono formate da una scala che va dalla A alla G.
La A rappresenta i prodotti con la massima efficienza, la G prodotti con efficienza minore. Quando si acquistano dei prodotti relativi all’energia, è bene dunque consultare sempre l’etichetta che è presente obbligatoriamente su tutti gli apparecchi in vendita secondo le norme dell’Unione Europea.
Da quando vengono usate le etichette energetiche?
Esplicitare il consumo degli apparecchi elettrici diventa obbligatorio dal 1992 per delle Direttive europee. Le prime etichette vengono applicate soprattutto su frigoriferi e congelatori, per poi estendersi anche ad altri elettrodomestici e prodotti elettrici come le lampadine.
Nel 2010 sono state introdotte 3 nuove classi di efficienza: A+, A++ e A+++.
Dal 2021 la scala è stata modificata, con la classificazione dalla A alla G, eliminando quindi le classi +.
Dati forniti dall’etichetta energetica
Classe di efficienza energetica
La classe di efficienza energetica è una scala che va da A a G. Le classi sono identificate dai colori: il verde scuro per i prodotti altamente efficienti e il rosso per quelli che consumano molto. La classe, quindi, viene assegnata in base al consumo di energia del prodotto rispetto alla sua capacità. Ad esempio, una lampada di classe A consumerà meno energia rispetto a una lampada di classe G.
Consumo energetico
Nelle etichette viene scritto anche il consumo di energia del prodotto: può essere indicato con chilowattora (kWh) all’anno, kWh per 1.000 ore o kWh per 100 cicli. Importante è guardare anche il rumore emesso o il consumo dell’acqua, specificato sugli elettrodomestici, per acquistare i prodotti più ecosostenibili.